Il Fregio giorgionesco si dispiega sotto la travatura della parete Est e
Ovest della sala principale al piano primo della Casa.
L’affresco fu eseguito in monocromo di terra ocra gialla, ravvivato da
lumeggiature di biacca e ombreggiato da tratti di bistro.
La fascia orientale misura metri 15,88 x metri 0,78; la fascia
occidentale misura metri 15,74 x metri 0,76.
La denominazione del Fregio si deve agli oggetti raffigurati, relativi a
varie attività umane (intellettuali e manuali), alternati a tabelle con
motti in lingua latina e medaglioni a finto rilievo con teste di
imperatori e di filosofi.
L’interpretazione non riesce facile; tra le allusività possibili è stato
collocato anche un sogno, tratto dal libro della “Hypnerotomachia
Poliphili” del frate trivigiano F.Colonna.
Si pensa, quindi, che l’ermetismo possa essere il soggetto di questo
fregio, raffigurando la forza segreta che è nell’uomo per cui egli
trasforma la materia rozza in preziosa, rendendola quindi sottile e
sublime fino allo spirito. Il Fregio costituisce, assieme alla «Pala»,
conservata nella cappella Costanzo del Duomo, un punto di riferimento
imprescindibile dell’opera di Giorgione ed un monumento tra i più
preziosi della città di Castelfranco Veneto.
|