Il "girone"
Nel 1246 il castello passa nelle mani di Ezzelino da Romano, che
interviene rafforzandone le difese. Quello che viene edificato è un
fortilizio, denominato "girone", posto all'interno del castello, attorno
alla torre principale nella quale si apre la Porta Franca.
E' una specie di castello nel castello, sopraelevato rispetto al piano
del resto della fortezza, circondato da un fossato, e molto
probabilmente da un muro. Si articola in due corti distinte: quella di
dimensioni più contenute posta sul lato destro della porta e tuttora
visibile, dove è collocata la dimora di chi detiene il potere, il pozzo
per la riserva d'acqua e la scala che conduce alla torre, e quella più
ampia che si sviluppa sul lato sinistro dove risiede la guarnigione e
dove sono ubicati i magazzini per le scorte, le cucine, il forno e la
grande rampa che consente a soldati e macchine di raggiungere i
camminamenti di ronda.
Tra le due aree è proprio quella di destra il principale bersaglio:
Noale, Mussolente ed Este cessano infatti ogni resistenza quando
l'esercito ezzeliniano distrugge i rispettivi palazzi. L'edificio
addossato alla torre, che al piano terra costituisce la terza porta di
questa, al primo piano, tramite un locale allungato, mette in
collegamento le due corti.
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